How I met yoga

Settembre, si sa, is the new Gennaio, (si, signori, siamo a ottobre inoltrato e io sto ancora parlando di settembre) e un po' per caso, un po' di proposito, capita che mi trovi quasi ogni anno a introdurre qualcosa di nuovo nella mia vita, o ad avventurarmi per nuovi percorsi. Questo nuovo percorso, quest'anno, risponde al nome di yoga.

Non so come sia successo esattamente.
In premessa, c'è da dire che mi ha sempre affascinato per il suo essere una disciplina insieme fisica e mentale, che non si limita all'esecuzione di posizioni, ma che si può abbracciare, gradualmente, in maniera sempre più completa, fino a farne un vero e proprio stile di vita. Tuttavia, non avevo ancora avuto modo di avvicinarmici. Forse semplicemente non era ancora arrivato il momento giusto.

Poi è capitato che negli ultimi giorni di Agosto sia incappata per caso sul canale youtube de La scimmia yoga, - uno dei pochi se non l'unico canale dedicato allo yoga in italiano - e mi sia follemente innamorata del modo di Sara (la proprietaria del canale, insegnante certificata di Vinyasa Yoga) di spiegare lo yoga in maniera chiara anche per i perfetti neofiti come me.
Manco a dirlo, due giorni dopo avevo già acquistato il corso e l'ebook, e da lì è stata più o meno una dipendenza. E, signori miei, per me che sono sempre stata pigra, restìa a qualsivoglia attività fisica, annoiata al solo pensiero di andare in palestra, e che, il massimo che facevo era un po' di workout a casa prima dell'estate, è stata una svolta epocale.

Ho abbandotato quindi l'idea, che per un attimo mi era balenata in testa, di iniziare la famigerata Bikini Body Guide di Kayla Itsines (anche perché ora che l'estate è più lontana che mai, penso che avrei faticato a trovare la motivazione per portare avanti un programma impegnativo come quello), e mi sono dedicata con costanza allo yoga dal mese scorso, "studiando" da autodidatta con il supporto di video, libri e blog. Credo sia senz'altro utile, se si ha la possibilità, seguire un corso "dal vivo" con un insegnante qualificato, in grado di correggere eventuali movimenti errati, ma finora l'unica lezione a cui sono riuscita a partecipare è stata in occasione del Festival dell'Oriente, dove c'era la possibilità di provare varie classi di diversi stili di yoga durante la giornata. L'alternativa quindi - quella che io sto attualmente seguendo -, è quella di praticare da soli, contando di partecipare poi, quando possibile, a qualche workout specifico.

I benefici dello yoga sono risaputi e non c'è bisogno che sia io a dirveli, basta googlarlo, ma la cosa più gratificante è che l'impegno paga. Come si dice, tutti possono fare yoga, tranne i pigri. Innanzitutto perché esistono diversi stili, per cui ognuno può trovare quello più adatto alle proprie esigenze. Ma soprattutto perché, se si pratica con costanza, imparando ad ascoltare il proprio corpo, a "conoscerlo", senza affaticarlo con sforzi non necessari, ma dandosi sempre nuovi obiettivi, e provando ad eseguire anche le posizioni che inizialmente sembrano impossibili, non solo non ci si annoia, ma ci si rende conto che col tempo e la pratica, i risultati arrivano. E vuoi mettere la soddisfazione, quando poi riesci a fare quell'asana che il primo giorno di lezione ti era impossibile?

Se siete curiosi di provarlo, fatelo. Sono certa che non ve ne pentirete.


Namastè.

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