L' ansia, la liberazione, la nostalgia




Esattamente sette anni fa, oggi, era la mia notte prima degli esami.
Esattamente ieri è stata quella di mia sorella, ed è stato un po' come se fosse di nuovo la mia.

C'erano gli Europei nel 2008. Quella sera c'era Italia - Francia, e io la vidi con le amiche, perché la sera prima degli esami hai bisogno di distrarti, di smorzare l'ansia. Perché per quanto possa non essere ansioso, la sera prima del primo vero esame della tua vita, un po' agitato lo sei, anche se hai comprato tutti i temari e i formulari di questo mondo. 

Ricordo benissimo quella mattina fuori scuola, che ancora si scommetteva sulle tracce del tema, ricordo benissimo la scelta strategica delle postazioni in aula per svolgere la prova di matematica il giorno dopo, ricordo benissimo la prof di inglese che passando tra i banchi durante la terza prova, mi corresse una s che non avevo aggiunto ad un plurale.
E più di tutto ricordo chiaramente, e mi sembra ancora di sentirlo, l'abbraccio della prof di italiano, che non era in commissione, e le lacrime sue che scorrevano insieme alle mie, nel momento esatto in cui uscii dall'aula dopo l'orale, mentre mi diceva "tranquilla, è finita, è andata bene".
 
Il pomeriggio dopo l'orale, per riempire il vuoto della improvvisa nullafacenza, andai dal parrucchiere.
E visto che al mio orale era venuto ad assistere mezzo mondo - ero la seconda del primo giorno - io, nei giorni successivi, andai a vedere l'orale dei miei amici, anche di chi non voleva che si assistesse al suo esame, a calmare gli animi, a vagare per gli ultimi giorni in quella scuola semivuota, finalmente in vacanza.

E poi l'ansia di nuovo.
"E mo'?"
Avevo raggiunto un traguardo e non avevo idea di quale sarebbe stato il passo successivo. Non avevo idea di cosa fare della mia vita (e non che ora lo sappia benissimo, in effetti).


Ma ho capito che quelli davvero sono gli anni più belli.
Che quelli davvero sono gli amici più cari, anche se non tutti restano, anche se a volte sbagliati, li ricordi comunque con affetto, nonstante tutto.
Che quelli davvero sono anni che restano, dopo, carichi di nostalgia.

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